Il libro e'' incentrato sul fatto che fino al 1600 la luce era oggetto di studio degli scienziati ed il colore dei filosofi. Questa dicotomia fu superata dall''Esperimentum Crucis di Newton che spiego'' come la luce contenesse il colore.
La genesi di questa visione pre 1600 e'' spiegata nei primi 6 capitoli, nei quali si analizzano le teorie che furono sviluppate e come queste teorie avessero un fondamento nell''empirismo greco, per evolversi successivamente nelle teorie degli scienziati arabi e approdare al medio evo. Dopo di che gli scienziati e gli artisti si occuparono di luce, mentre i filosofi di colore. Con l''Esperimentum Crucis Newton dimostro'' che la luce conteneva i colori primari, capitolo 7. Tra gli esperimenti che egli fece ci furono anche quelli sulla percezione che risultarono sbagliati; solo Goethe , capitolo 10, capi'' quale era la vera portata di quegli esperimenti e li rifece dando una interpretazione che, oggi, sappiamo essere vera, ma che a quel tempo fu alquanto osteggiata. Nel frattempo la comunita'' scientifica progrediva sul concetto di visione e di sensazione, poiche'' gli strumenti di indagine si raffinavano, capitoli 8, 9. Bisogna pero'' arrivare ai giorni nostri per avere una spiegazione sul comportamento della luce e del colore e come questa viene percepita da noi, capitoli capitoli 11, 12, 13. Solo con la nascita della fisica moderna e della QED (Quanto Elettro Dinamica) si incomincio'' a scoprire la vera essenza della luce e del colore e solo con lo studio delle neuroscienze si inizio'' a capire quali aree del cervello erano interessate al colore. Queste scienze sono ancora agli albori e ogni giorno subiscono delle variazioni per cui, qui, verranno trattate solo quelle scoperte che hanno un fondamento stabile.
Il libro ha un taglio divulgativo e si rivolge a persone di media cultura, pur trattando gli argomenti in modo approfondito ed esaustivo.